domenica 24 aprile 2016

Better Call Saul: prime impressioni

Per chi di voi ha già letto il mio primo post sa già quanto sono appassionato di Breaking Bad. E dopo aver visto questa pluripremiata e superlativa serie non potevo farmi mancare il suo spin-off, Better Call Saul. Prima di guardare il primo episodio, ero già in un certo senso "convinto" che, nonostante la partecipazione di Gilligan con Peter Gould, non sarebbe stata all'altezza di Breaking Bad. Per me, questo spin-off sarebbe stato inferiore.

Non potevo sbagliarmi di più.

La serie inizia a prenderti fin dall'inizio, immergendoti in un contesto ben diverso da quello di Breaking Bad. Del personaggio, Saul Goodman, o meglio, Jimmy McGill, sembra superfluo anche parlarne. Oltre che uno dei miei personaggi preferiti, per chi ha visto la serie principale sa già che tipo è. Per chi non l'avesse fatto, è un altro buon motivo per iniziare Breaking Bad.

A differenza di Breaking Bad, però, alcuni personaggi ci sembrano familiari, e sembra strano vederli in abiti ed ambienti ben diversi da quelli a cui siamo abituati. (Non voglio dilungarmi oltre per non spoilerare niente a nessuno).

Non posso dire molto della storia, avendo visto solo le prime tre puntate, ma sembra interessante e ricca di svolte.

In conclusione, posso dire che Better Call Saul mi ha dato un'ottima impressione, facendomi provare quello stesso coinvolgimento che provai la prima volta che vidi Breaking Bad. La presenza di Gilligan si sente (ci sono molte "scene-tipo" tratte da Breaking Bad), e sento che con questo spin-off ha fatto un gran bel lavoro.

Guardatela, e non rimarrete delusi.

lunedì 18 aprile 2016

Perchè iniziare Breaking Bad

In questo articolo non voglio fare una recensione, nè voglio mettere in luce gli aspetti positivi e/o negativi di Breaking Bad, bensì voglio parlare di quello che mi è piaciuto di più di questa serie e, per chi ancora non l’ha vista, un motivo per iniziarla.


Inizio subito col dirvi che non ci saranno spoiler.

Iniziamo. Non sono un gran guardatore di serie TV, e mi sono appassionato a queste ultime solo con l’arrivo di Netflix sul mio smartphone. Ricordo il giorno in cui vidi che Breaking Bad era sbarcato su Netflix, stavo ancora finendo la seconda stagione di Black Sails. E nonostante sapessi già come finiva (non riuscivo a non guardare un video di Yotobi), gli diedi una chance, poco dopo la fine della seconda stagione di Black Sails. La sera in cui vidi la prima puntata era una tranquilla sera di Febbraio. Ero sdraiato sul mio letto, in una posizione non molto comoda, e spinsi il pulsante play dal mio controller dell’Xbox. Avevo conoscenza della fama che si portava dietro questa serie, ma ero un pò scettico, perchè dovevo provare di persona. Vidi la prima puntata tutta d’un fiato. Alla fine la mia bocca riusciva a dire soltanto una cosa: WOW!
Non avevo davvero parole, non potevo sperare in meglio. Ero entusiasta. E da lì è stato un susseguirsi crescente di emozioni.

Non mi dilungherò molto, perchè è difficile provare a parlare di Breaking Bad senza intaccare qualche punto “chiave” della vicenda, ma voglio darvi un valido motivo per iniziare a guardare questa serie.
A differenza della maggior parte delle serie TV Breaking Bad non basa il suo punto forte sulla storia che, nonostante l’originalità e i continui colpi di scena la rendano spettacolare, appare solo come uno sfondo dove sono presenti i motivi per cui Breaking Bad è diventato un fenomeno mondiale: i personaggi. Non starò qui a parlarvi specificatamente dei personaggi primari e secondari, nè vi farò un’analisi accurata di ognuno di loro, impiegherei troppo tempo e non credo di essere il più competente in questo campo. Voglio solo fare un riassunto generale. Ogni personaggio, primario o secondario che sia, viene descritto nei minimi dettagli. Ma non intendo quelle descrizioni che di punto in bianco, per mezzo di qualche artificio, arrivano al telespettatore. No. In Breaking Bad conoscerete i personaggi seguendo le loro vicende, analizzando le interazioni con gli altri. E non parlo di analisi alla Sherlock Holmes, ma sono cose che noterete senza neanche accorgervene. E poi vedrete l’evoluzione di ogni personaggio, che dura in tutte e cinque le stagioni (salvo ovviamente eccezioni), e sarà impossibile non affezionarvi ai personaggi. Perchè, nonostante sia tutto inventate, fidatevi che se capiterà qualcosa al vostro personaggio preferito, un pò ci rimarrete male.

Ho deciso di scrivere questo articolo per condividere con voi, a poche ore dalla fine di Breaking Bad, cio che più mi ha colpito di questa serie, e spingervi ad iniziare questa serie perchè, credetemi, merita tantissimo.
Ringrazio tutti quelli che sono arrivati alla fine e chiedo scusa per eventuali errori/imprecisazioni/incoerenze durante tutto l’articolo, ma è stato scritto tutto d’un fiato ed è il mio primo “articolo” (se così si può definire)
Spero ce ne siano degli altri, e a presto.