Per chi di voi ha già letto il mio primo post sa già quanto sono appassionato di Breaking Bad. E dopo aver visto questa pluripremiata e superlativa serie non potevo farmi mancare il suo spin-off, Better Call Saul. Prima di guardare il primo episodio, ero già in un certo senso "convinto" che, nonostante la partecipazione di Gilligan con Peter Gould, non sarebbe stata all'altezza di Breaking Bad. Per me, questo spin-off sarebbe stato inferiore.
Non potevo sbagliarmi di più.
La serie inizia a prenderti fin dall'inizio, immergendoti in un contesto ben diverso da quello di Breaking Bad. Del personaggio, Saul Goodman, o meglio, Jimmy McGill, sembra superfluo anche parlarne. Oltre che uno dei miei personaggi preferiti, per chi ha visto la serie principale sa già che tipo è. Per chi non l'avesse fatto, è un altro buon motivo per iniziare Breaking Bad.
A differenza di Breaking Bad, però, alcuni personaggi ci sembrano familiari, e sembra strano vederli in abiti ed ambienti ben diversi da quelli a cui siamo abituati. (Non voglio dilungarmi oltre per non spoilerare niente a nessuno).
Non posso dire molto della storia, avendo visto solo le prime tre puntate, ma sembra interessante e ricca di svolte.
In conclusione, posso dire che Better Call Saul mi ha dato un'ottima impressione, facendomi provare quello stesso coinvolgimento che provai la prima volta che vidi Breaking Bad. La presenza di Gilligan si sente (ci sono molte "scene-tipo" tratte da Breaking Bad), e sento che con questo spin-off ha fatto un gran bel lavoro.
Guardatela, e non rimarrete delusi.
Flying Cares
"Flying Cares". Pensieri volanti. Ebbene, sono proprio questi miei pensieri volanti che riempiranno questo blog, che potranno riguardare QUALSIASI cosa, dallo sport alle serie TV, dai film alla musica, dal cibo agli stili di vita. Tutto ciò che mi andrà di scrivere, di condividere con voi. Date un'occhiata al mio blog e, se stranamente vi sarà piaciuto, fatemelo sapere.
domenica 24 aprile 2016
lunedì 18 aprile 2016
Perchè iniziare Breaking Bad
In questo
articolo non voglio fare una recensione, nè voglio mettere in luce gli aspetti
positivi e/o negativi di Breaking Bad, bensì voglio parlare di quello che mi è
piaciuto di più di questa serie e, per chi ancora non l’ha vista, un motivo per
iniziarla.
Inizio
subito col dirvi che non ci saranno spoiler.
Iniziamo.
Non sono un gran guardatore di serie TV, e mi sono appassionato a queste ultime
solo con l’arrivo di Netflix sul mio smartphone. Ricordo il giorno in cui vidi
che Breaking Bad era sbarcato su Netflix, stavo ancora finendo la seconda
stagione di Black Sails. E nonostante sapessi già come finiva (non riuscivo a
non guardare un video di Yotobi), gli diedi una chance, poco dopo la fine della
seconda stagione di Black Sails. La sera in cui vidi la prima puntata era una
tranquilla sera di Febbraio. Ero sdraiato sul mio letto, in una posizione non
molto comoda, e spinsi il pulsante play dal mio controller dell’Xbox. Avevo
conoscenza della fama che si portava dietro questa serie, ma ero un pò
scettico, perchè dovevo provare di persona. Vidi la prima puntata tutta d’un
fiato. Alla fine la mia bocca riusciva a dire soltanto una cosa: WOW!
Non avevo
davvero parole, non potevo sperare in meglio. Ero entusiasta. E da lì è stato
un susseguirsi crescente di emozioni.
Non mi
dilungherò molto, perchè è difficile provare a parlare di Breaking Bad senza
intaccare qualche punto “chiave” della vicenda, ma voglio darvi un valido
motivo per iniziare a guardare questa serie.
A differenza
della maggior parte delle serie TV Breaking Bad non basa il suo punto forte
sulla storia che, nonostante l’originalità e i continui colpi di scena la
rendano spettacolare, appare solo come uno sfondo dove sono presenti i motivi
per cui Breaking Bad è diventato un fenomeno mondiale: i personaggi. Non starò
qui a parlarvi specificatamente dei personaggi primari e secondari, nè vi farò
un’analisi accurata di ognuno di loro, impiegherei troppo tempo e non credo di
essere il più competente in questo campo. Voglio solo fare un riassunto
generale. Ogni personaggio, primario o secondario che sia, viene descritto nei
minimi dettagli. Ma non intendo quelle descrizioni che di punto in bianco, per
mezzo di qualche artificio, arrivano al telespettatore. No. In Breaking Bad
conoscerete i personaggi seguendo le loro vicende, analizzando le interazioni
con gli altri. E non parlo di analisi alla Sherlock Holmes, ma sono cose che
noterete senza neanche accorgervene. E poi vedrete l’evoluzione di ogni
personaggio, che dura in tutte e cinque le stagioni (salvo ovviamente
eccezioni), e sarà impossibile non affezionarvi ai personaggi. Perchè,
nonostante sia tutto inventate, fidatevi che se capiterà qualcosa al vostro
personaggio preferito, un pò ci rimarrete male.
Ho deciso di
scrivere questo articolo per condividere con voi, a poche ore dalla fine di
Breaking Bad, cio che più mi ha colpito di questa serie, e spingervi ad
iniziare questa serie perchè, credetemi, merita tantissimo.
Ringrazio
tutti quelli che sono arrivati alla fine e chiedo scusa per eventuali
errori/imprecisazioni/incoerenze durante tutto l’articolo, ma è stato scritto
tutto d’un fiato ed è il mio primo “articolo” (se così si può definire)
Spero ce ne siano degli altri, e a presto.
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